STAGIONE 2014/2015

STAGIONE 2014/2015

SUBURBIA C.F.C.

Fantacampioni in carica!





Nome:
Suburbia C.F.C.
Città:
Genova
Sede Sociale:
Motonave "Bithia"
Colori Sociali:
Bianco Verde Blu
Soprannomi:
"I paperi di gomma" o "Doppiocrociati"
Fondazione:
2011
Presidente:
CM
Allenatore:
Direttore Sportivo:
Mr. G
Sponsor:
La servetta dello sport
Stadio:
Suburbia Stadium
Palmares:
2 scudetti
1 retrocessione (come A.C.D.)
1 0-8 contro Zuzz8 (2 Settembre 2012)
Tante recriminazioni (sempre e comunque!)

IL MERCATO NON FINISCE MAI! DOPPIO SCAMBIO SUBURBIA-ZENIT. ARRIVA MARCHISIO.



BATA HOTEL – Prosegue col botto una settimana intensa dal punto di vista del Fantamercato, che già aveva visto attività sul fronte Sojuz-Legionari. Lo scambio era già nell’aria da tempo, ma alcuni aspetti erano ancora da limare. Difficile infatti definire bene la contropartita tecnica soddisfacente per entrambe le squadre.

Decisivo è stato il recente blitz in sede del presidente, che ha convocato la squadra ed il nuovo allenatore (Papà Pig) per verificare la possibilità di liberare un attaccante e la reale utilità di potenziare un centrocampo comunque già di livello eccezionale, seppur orfano di Paul Pogba (rivelazione dello scorso anno e passato inopinatamente in Brianza dove certamente lotterà tutta la stagione per il misero obiettivo di non retrocedere).

Si vocifera inoltre che il presidente si sia finalmente dovuto piegare alle pesanti richieste della vice-presidente, che da molti anni richiedeva l’innesto del centrocampista torinese (ovviamente, per motivi squisitamente e puramente tecnici…).

In serata l’accordo: ai neo-promossi bianco-verdi vanno un claudicante, ma pur sempre valido, Almiron e soprattutto uno scatenato Alberto Paloschi destinato da subito a giocarsi un posto da titolare. Ai “zeneisi”, invece, oltre a Marchisio, arriva anche il giovane Petagna che, stando alle prime indiscrezioni, si accomoderà spesso e volentieri in tribuna, data l’abbondanza di attaccanti e la propensione di Papà Pig per le due punte. Nessun passaggio di denaro, in modo da non affliggere le casse societarie di entrambe.

E così l’infermieria dei paperi si arricchisce dell’ennesimo pezzo pregiato: oltre a De Sciglio, Destro ed il “cronicamente” infortunato Curci ecco che Marchisio si aggiunge alla lista delle “speranze” adesso ai box.

Per il presidente, si può parlare di deformazione professionale?!?

STAGIONE 2013/2014

STAGIONE 2013/2014

SUBURBIA C.F.C.




Nome:
Suburbia C.F.C.
Città:
Genova
Sede Sociale:
Motonave "Bithia"
Colori Sociali:
Bianco Verde Blu
Soprannomi:
"I paperi di gomma" o "Doppiocrociati"
Fondazione:
2011
Presidente:
CM
Allenatore:
Direttore Sportivo:
Mr. G
Sponsor:
La servetta dello sport
Stadio:
Suburbia Stadium
Palmares:
1 scudetto (come A.C.D.)
1 retrocessione (come A.C.D.)
1 0-8 contro Zuzz8 (2 Settembre 2012)
Tante recriminazioni (sempre e comunque!)



Sojuz FC - Suburbia C.F.C. 0 -8



Il presidente Zuzzo riflette non riesce a contare le 8 papere (di gomma) rimediate.
ORISTANO. Epocale. Non esiste altro aggettivo per definire la sconfitta, l’umiliazione, la resa completa, la disfatta subita sul proprio campo ieri dalla formazione oristanese Sojuz FC. Sconfitta interna per 0 – 8. E, per rendere tutto ancora più devastante per la compagine più titolata della Burdesliga, per mano del Suburbia C.F.C. , storica rivale della formazione giudicale. Il presidente dei paperi di gomma, visto il calendario ufficiale della lega, era stato minaccioso e profetico, ricordando che già nella passata stagione il parziale degli scontri diretti vedeva una netta prevalenza del team attualmente collocato in Liguria. Per giunta, lo scorso campionato si era chiuso proprio con l’ennesima sconfitta Sojuz (1 – 0) per mano della società bianco-blu-verde.
Nonostante la sua ben nota superbia gli avesse impedito di mostrarsi nervoso, immaginiamo che il presidente Zuzzo avesse già iniziato a preoccuparsi non poco vedendo i temuti avversari come primi stagionali ospiti al Lenin-huset.

Bisogna riconoscere però che dall’inizio della stagione il perfido Zuzzo aveva evitato roboanti dichiarazioni sulla superiorità della propria squadra, in contrasto con le sue abitudini. Si era limitato ad allusioni, sottointesi e commenti al vetriolo sulle altre concorrenti per sottolineare la “supposta” (termine quanto mai appropriato) bontà della rosa Sojuz 2012/2013. Fino a sabato sera affermava , intervistato, la forza della sua difesa, arrivando a definire la nota schiappa De Silvestri come “un gran crossatore”.
Poi la parola al campo. In un Lenin-huset gremito fino all’ultimo ordine di posti si assisteva ad un primo tempo di studio, con sterili tentativi da entrambe le parti. Il nuovo gioiello oristanese, Cavani, abbozzava qualche tiro, ma Mirante neutralizzava senza problemi. Allo scadere arriva il primo gol: incertezza del “titolare” Agliardi e palla regalata a Klose che, da bomber di razza, non si faceva sfuggire l’occasione di punire la sua ex società per il mancato rinnovo del contratto.

Tutti negli spogliatoi con un risultato giusto, ma ancora non eclatante. Cosa sia successo negli spogliatoi Sojuz lo si può solo immaginare. Si narra che Zuzzo sia sceso negli spogliatoi per motivare i giocatori ed aizzarli contro lo storico rivale, il contenuto del discorso rimarrà solo nella mente dei pochi eletti che vi hanno assistito.
L’effetto non tarda ad arrivare: un arbitro prezzolato concede un generoso rigore alla squadra di casa. Si incarica della battuta l’ex-Suburbia Calaiò: parte per la rincorsa ma il rimorso lo assale, mai potrebbe ferire il cuore del suo ex-Presidente. Palo.
Da lì in poi la Sojuz si sfascia. Come se uscisse dal campo. Giocatori pietrificati che passano dal possibile pareggio al baratro infinito. Agliardi perforato a ripetizione. Partecipano alla festa: Berghessio (doppietta), Gastaldello, Jankovic e Lodi. Ma è tutto il Suburbia che è assoluto padrone del campo. E il pubblico, dapprima è inebetito, poi sul piede di guerra ed infine estasiato dalla partita dei paperi di gomma. Standing ovation di oltre 8 minuti ed abbonamenti Sojuz stracciati: molti hanno sottoscritto immediatamente un abbonamento per i doppiocrociati. Mai vista una squadra così perfetta. Uno spot per tutto il movimento. Tant’è vero che molti presidenti ed ex-presidenti si sono immediatamente complimentati con il presidente Suburbia.
Da segnalare, al 75’, l’arrivo di un’ambulanza in tribuna vip per soccorrere il presidente Zuzzo. Portato in ospedale, pare sia ancora impegnato a contare compulsivamente con un nuovo pallottoliere (vedi foto). Arriva a sette e non riesce più ad andare avanti.



In estasi la dirigenza del Suburbia: “Il 2 Settembre 2012 rimarrà una data storica”- ha detto il Presidente – “abbiamo dimostrato che dietro tutte le chiacchere ed i deliri di superiorità di Zuzzo non c’è nulla. Questa vittoria rimarrà negli annali della Burdesliga per almeno 8 generazioni. Vale come, se non di più, di un titolo. Non potevamo sperare in una prima giornata migliore. E questa non è una fine, ma l’inizio di un’epoca. Verrà una squadra che riuscirà a battere Zuzzo 9-0 e poi 10 e poi chissà. Abbiamo verificato che si può, anzi, che si deve. Noi aspettiamo la Sojuz per il ritorno. Ma tocca agli altri proseguire il nostro lavoro, fin dalla prossima giornata”.

Epocale. Null’altro da aggiungere.

 
 
 

SUBURBIA C.F.C. - MAGLIA E ROSA 2012/13


GENOVA. Una giornata grigia e piovosa accoglie presidente e staff dirigenziale del SUBURBIA C.F.C. giunti in città in occasione della presentazione della squadra allestita per la prossima stagione fantacalcistica. Migliaia di persone (e numerose papere di gomma) si sono radunate in piazza De Ferrari a scoprire i nuovi beniamini. Ingolositi dalla scoppiettante stagione passata, i tifosi si attendevano una rosa competitiva per raggiungere il titolo che ormai per la società doppiocrociata manca da oltre dieci anni.
Bisogna subito precisare: l’attesa non è stata vana. Contrariamente all’anno scorso – in cui la rosa iniziale era apparsa scadente agli occhi di esperti e neofiti – il nuovo Suburbia appare equilibrato e competitivo in ogni reparto. Ben 5 le conferme rispetto alla rosa precedente: con capitan Chiellini (ormai inamovibile bandiera) sono rimasti a Genova il confermatissimo Mirante, il pilastro Pasqual (alla quarta stagione) e il giovane Gabbiadini (che però appare quantomai precario). Incredibile la storia di Bradley: liberato dalla società per le eccessive richieste economiche è stato snobbato dai concorrenti nonostante l’ottima stagione scorsa. Venuto a più miti consigli è stato reintegrato in rosa come ottavo centrocampista.
Tra i nuovi acclamatissimo dalla folla e da un 33% dello staff dirigenziale (…menomale che c’è da fidarsi…) Nicola Legrottaglie. All’ultimo ha preferito la francescana sobrietà del Suburbia alle moine della curia romana. Graditissimo inoltre il ritorno di Gastaldello, anche lui storico difensore della compagine verde-bianco-blu. A centrocampo meritano una lode gli arrivi di Lodi (…gioco di parole meschino…), Merkel e Jankovic. Moralez, invece, è stato accolto da qualche fischio. Forse per il passato Sojuz. Forse perché considerato troppo pagato. Un motivo in più per impegnarsi sul campo.
Anche l’attacco merita un cenno. Più che per i due titolari, bomber d’esperienza e da tempo nel taccuino della dirigenza (si veda Kim Jong della scorsa settimana), appaiono sopra le aspettative la terza e quarta scelta a disposizione dell’amatissimo mister Walter E. Kurtz. Berghessio è arrivato da Oristano per un tozzo di pane e con il dente avvelenato contro Zuzzo e Sau è un gioiellino in attesa di essere scoperto.
“Finalmente un mercato che rispetta e soddisfa appieno i piani societari” – ha esposto un raggiante presidente – “il mister voleva una squadra solida e l’abbiamo accontentato”. “Sono un po’ preoccupato dai portieri, dove oltre Mirante mi sembra ci sia poco. Ma le priorità erano altre”.
Alla domanda sui rimpianti risponde: “Dispiace per Biabiany e Barzagli, soffiatici da Zuzzottino all’ultimo fantamilione. Sono anche molto deluso di aver perso Basta e Palacio. Purtroppo per Dusan, si è fatto ammailiare dalle sirene di Mordor. Per Rodrigo, invece, Salisburdo ha offerto una cifra fuori mercato. Ma era dalla scorsa stagione che si interessava del giocatore. Fortunatamente Palacio però, non è andato a rinforzare una diretta concorrente per lo scudetto”.
Infine un commento sul calendario, che vede il campionato aprirsi contro la Sojuz, ultima avversaria dell’anno precedente. E alla terza di nuovo ad Oristano con il Salisburdo. Da notare anche alla quinta il pseudo-derby del cuore con i Beerbanti parmigiani. Chiuderà la stagione lo scontro con gli spagnoli del Madrottu, possibile scontro decisivo, visti gli obiettivi del presidente castigliano e la imponente rosa dei galacticos con Giovinco e la coppia Aquilani-Montolivo su tutti.
“Sono tranquillo, iniziamo fuori casa contro Zuzzo. Ricordiamo che l’anno scorso abbiamo rubato punti importanti al Lenin-huset. Tocca a loro dimostrare qualcosa: noi, giocando fuori casa, non abbiamo molto da perdere”.

Stagione 2011/2012


Conferenza di fine anno


GENOVA: è stata una stagione con molti sapori, quella che si è chiusa quest’oggi con la conferenza stampa di fine anno per il SUBURBIA C.F.C., nel giorno in cui si gioca l'ormai classico torneo amichevole Kim Jong.

“Il retrogusto finale è però dolce” ha dichiarato il presidente “abbiamo riscattato la sciagurata stagione precedente, confermando che i colori bianco-blu-verdi sono nella élite del fantacalcio che conta”. “Certo, guardando la classifica finale,  il punto di differenza con la Sojuz fa un po’ rabbia: essere arrivati a una spanna da un premio – tra l’altro desideratissimo dall’arrembante direttore sportivo – fa venire molti rimpianti. Tuttavia la squadra ha dato sempre il massimo e non posso proprio rimproverare nulla né ai ragazzi né allo staff dell’allenatore. Che quindi è confermatissimo per la prossima stagione”.

Forse, le uniche colpe, sono quelle del presidente e di un mercato iniziale al disotto delle aspettative e delle dichiarazioni. La stagione della rinascita era infatti iniziata in grande stile. La necessità di un nuovo assetto societario e di un nuovo simbolo era stata abilmente mascherata dal cambio di sede. Abbandonato lo stanco e deluso pubblico parmigiano, il presidente aveva eccitato i genovesi con prospettive entusiasmanti. Non solo aveva portato in città il grande spettacolo della Burdesliga, ma prometteva di essere protagonista fin da subito.
La delusione, però, non tardò ad arrivare. Alla presentazione della squadra fu fin troppo chiaro che la rosa non era all’altezza delle aspettative. A testimoniarlo lo spropositato numero di fantamilioni non spesi; un’ambientazione troppo rapida alle abitudini cittadine?
In porta si presentavano tre portieri titolari di consolidata esperienza: i confermati Andujar e Mirante e l’esordiente Boruc. Anche la difesa appariva da subito di buon livello: accanto al graditissimo ritorno (nelle vesti di capitano) di Giorgio Chiellini, due centrali con il vizio del gol come Dias e Biava ed il promettente terzino serbo Basta. A centrocampo: il disastro. Nessun top player e troppe scommesse. E se un Seedorf troppo anziano per reggere da solo la squadra, poteva comunque far sperare in qualche gol, i rimanenti giocatori (citiamo Kucka, Birsa, Costant e Mannini) risultavano delle assolute incognite. Unica sicurezza Ledesma, centrocampista affidabile ma non particolarmente entusiasmante. Anche in attacco molte delusioni. Prima scelta un Marco Di Vaio, sicuramente d’esperienza, ma con gli anni migliori alle spalle da tempo. Come comprimari altre due scommesse, vinte solo se viste col senno di poi, Emanuele Calaiò e Rodrigo Palacio. Il quale durante la stagione diventerà fondamentale uomo simbolo e trascinatore della squadra.
Con queste premesse l’inizio non poteva che essere frustrante. Sconfitte e permanenza nelle zone tristemente frequentate nella passata stagione. Con gli scommettitori (peraltro abbastanza incompetenti) pronti a pronosticare un nuovo fallimento. Tuttavia quello che era stato presagio di sventura è stato trasformato in arma vincente: grazie al risveglio del noto fiuto per gli affari ed ad una cassaforte strabordante di denari il presidente si buttò a capofitto nel mercato piazzando colpi da vecchia volpe del fantacalcio.
E così, dalla dodicesima giornata, la squadra si inizia a rinnovare e comincia una storica scalata alla vetta. Arriva Lulic, arrembante terzino col vizio del gol, che costituirà con Basta la coppia di laterali difensivi migliore del campionato. Utile anche l’innesto a centrocampo del giovane olandese Emanuelson, capace di mettere a segno reti decisive, come una – storica – che valse la seconda vittoria contro la Sojuz. Fondamentale, infine, l’arrivo dell’americano Bradley autentico metronomo, che offrirà prestazioni di una continuità eccezionale.
Da segnalare, infine, l’abile mossa di mercato (“un po’ casuale” a detta del presidente) riguardante lo scambio Candreva – Gomez con i Bimbi. Con pochi fantamilioni ci si liberava del più noto beccamorto-portasfiga-untore-cugurra-iettatore dell’universo e ci si assicurava una scoppiettante ala sudamericana.
E così iniziava una infinita serie di vittorie che portava la squadra fino alle più alte vette della classifica, con la seconda posizione raggiunta nella trentaduesima giornata. Tra il pubblico tornava, man mano, l’entusiasmo fino all’eterna dichiarazione d’amore pronunciata dalla città verso i colori e verso Rodrigo Palacio dopo la doppia vittoria contro Sojuz e Bimbi nelle giornate diciottesima e diciannovesima.
Raggiunte le vette della classifica, la squadra si rilassava un po’ ed alcuni infortuni non consentivano di schierare la formazione tipo per diverso tempo. A lungo fermi Lulic e Basta, forse troppo “spremuti” , tornato in Argentina Andujar, fuori fino a fine stagione Calaiò, la compagine è venuta meno nei momenti decisivi. Gli infortuni però sono stati un’ulteriore occasione per dimostrare il fiuto del Presidente. Benassi sostituirà ottimamente il portiere sudamericano. Memorabile la promozione dalle giovanili di Gabbiadini: chiamato per sostituire Calaiò, veniva schierato alla prima occasione segnando il gol che valse la vittoria contro i futuri campioni di Mordor. Bruciato il fuoco di paglia, fu rispedito rapidamente al mittente in attesa di nuova necessità.

In ogni caso il terzo posto, per una, di fatto “neopromossa” è un’ottima posizione. Peccato per il punto di distanza dalla seconda, che però testimonia un campionato competitivo fino alle ultime giornate. Da ricordare, infine, lo score negli scontri diretti con la Sojuz: 3-1 per i “paperi di gomma”. Forse proprio i 9 punti che consegnarono, per l’ennesima volta, alla Sojuz la piazza d’onore.
Propositi per l’anno prossimo? “Imparare dagli errori fatti, e puntare allo scudetto. Sarebbe infatti il decennale dal nostro primo (e ultimo) campionato vinto”.

Rimarrà qualcuno? “Terremmo volentieri buona parte della rosa, ma dipenderà anche dalla volontà dei giocatori”. Di certo, più di uno, è destinato a non rimanere. Per raggiunti limiti d’età.

POSIZIONE FINALE: 3
PUNTI: 60
CAPITANO: Giorgio Chiellini
UOMO SIMBOLO: Rodrigo Palacio
SORPRESE: Lulic, Basta, Bradley

LA STAGIONE PER IMMAGINI



Il nuovo allenatore indottrina il futuro Re di Genova dal ritiro sulle alture.




L'inizio è disperante, ma inizia ad arrivare qualche vittoria.




Qualcuno inizia ad ironizzare, ma il destino si rivolterà contro chi lo invoca precocemente...




Eliminato un grosso problema...




Inizia la serie delle vittorie. E delle sconfitte per la Sojuz...





Gli avversari iniziano a prendere paura...




E dopo la vittoria con i Bimbi ritorna l'amore del pubblico!




Gli infiltrati violano la sede, pubblicando alcune foto sulle strategie societarie...




Non tutte le operazioni di mercato vanno a buon fine!




Gabbiadini, uno dei tanti eroi di questa stagione!




La lotta per lo scudetto si fa interessante..




Ultima giornata dal sapore dolce-amaro.
Ma per la Sojuz è la terza sconfitta stagionale!